Introdotto nel corso degli anni Sessanta principalmente come documentazione di pratiche performative e divenuto nei Settanta linguaggio artistico autonomo, il video è uno di quei media artistici che dimostrano una stretta correlazione tra la ricerca artistica del Novecento e l’ambito dell’innovazione tecnologica. Oggi la sperimentazione sul video e l’immagine in movimento si dimostra una tra le principali protagoniste della ricerca di un nutrito gruppo di artisti che dopo aver assimilato dagli storici predecessori i tratti salienti delle possibili operatività, ne hanno fatto oggetto di una proliferazione di linguaggi che è caratteristica principale dell’epoca contemporanea.
A cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti, la mostra presenta il lavoro di una selezione di giovani artisti che operano in maniera trasversale e con differenti approcci alle possibilità espressive, narrative e di display del video. Le recenti produzioni di Helen Dowling, Nina Fiocco, Anna Franceschini, Adelita Husny Bey, Invernomuto, Michal Martychowiec, Elena Mazzi, Jacopo Mazzonelli, Giulio Squillacciotti e Luca Trevisani costruiscono un complesso panorama di connessioni e continui rimandi tra differenti linguaggi al confine tra il documentario, il cinema, la finzione e la sperimentazione sull'immagine in movimento. La mostra ne esplora la multiforme ricerca in relazione alle sue forme installative, in un primo e non esaustivo capitolo d’indagine sulla generazione dei nati negli anni Ottanta. Nella scelta dei lavori, determinante è anche il dialogo con lo spazio, che non è stato trattato alla stregua di un semplice contenitore, ma come parte attiva del dispositivo generale della mostra.